Tutto il lavoro dell’anno, passato al setaccio in due giorni di brainstorming finalmente dal vivo. Tanta carne al fuoco per il futuro, e ospiti d’eccezione per riflettere su Bologna, su di noi e sul mondo. Parlano di noi sui media nazionali e locali (grazie Radio Città del Capo!), abbiamo avuto contatti dall’Australia, dal Giappone e dalla Cina per nuovi Exbo desiderosi di mettersi in rete, e anche il grande contributo di Roberto Grandi, per parlare di city branding e di turismo a Bologna, e di Monsignor Silvano Ridolfi (fondazione Migrantes), per conoscere l’emigrazione di ieri, non solo quella di oggi. Un’emigrazione che rispetto a noi aveva un vantaggio grande, quello di essere un’emigrazione “di comunità”. Gruppi di persone e di famiglie che si insediavano in un luogo per entrare in relazione con chi lo abitava, e per spendersi per il bene comune, non solo per il proprio lavoro. I nuovi emigranti partono tutti “in solitaria”, e solo da poco stanno/stiamo imparando a far rete. Abbiamo molto da imparare da chi ci ha preceduto. E non c’è uscita dallo stallo dell’Italia di oggi (e della sua rappresentanza all’estero) se non lavorando tutti insieme.
In maniera naturale abbiamo ricucito con un’intuizione degli inizi di Exbo: l’importanza di lavorare insieme alle associazioni di immigrati italiani di seconda generazione. Nostri coetanei che, come noi, vivono sospesi tra due identità. Questo sarà uno dei punti su cui lavoreremo nel 2013.
Insieme a riforma dell’AIRE, diritti tra Europa e mobilità, e insieme a temi forti per Bologna (collaborazioni con il Comune, con il progetto di city branding, dossier tematici con I Martedi’, e tanto altro).
I resoconti dell’incontro e le novità, presto su www.exbo.org