Mi sono sentita travolta e poi svuotata come non mi capitava dalle gite di quand’ero ggiovane.
L’arrivo della carovana di Libero Cinema in Libera Terra ha smosso gli animi e mi ha portato una valanga di amici nuovi. E questo, lasciatemelo dire, è bellissimo. Quando vedi le persone che hanno una motivazione dentro, che ti rendi conto che è un impasto di sogni di bambino, di convinzioni di adulto, messe nel forno caldo della condivisione tra persone della stessa specie (dicasi ottimisti realisti praticanti e cocciuti), l’effetto è dirompente!
Eccoci quindi alla proiezione di “Placido Rizzotto” la sera del sabato 23 giugno (dopo il forum delle associazioni, eravamo già un po’ stravolti) con Pasquale Scimeca, autore del film, con il maestro Ettore Scola, e con Betti Antognioni che legge a voce alta un messaggio che ci ha mandato don Ciotti. Quella pirlotta che tenta di tradurre parole così cariche di significato e poesia in francese, sono io.
Dietro di noi si vede Fabrice Rizzoli, autore del Petit Dictionnaire Enervé de la Mafia, che ha presentato la serata.
La mia foto santino del week end, è però questa:
Grazie a Claudio Caprara, a cui ho rotto le scatole per scattarmela, e che estremamente gentile e bravo com’è, mi ha mandato anche tutte le altre che vedete in questo post.
Ecco poi qui sotto una prova provata che davvero Patrizia, Ludovica e Caterina sono state così pazze da affidarmi la moderazione della tavola rotonda con questa brochette di mostri sacri (Pasquale Scimeca, Ettore Scola e Robert Guédiguian.. e Patrizia sulla sinistra):
Ragazze, che dire, grazie! Se avrò delle occhiaie da campionato sarà anche per le notti insonni a guardarmi film per prepararmi a questa serata, però che soddisfazione, è stata proprio bellissima!