Se anche non parlate francese, non privatevi del nostro video di presentazione dell’Egisto. Magia delle luci (candele), della voce di Marc Mauillon (Egisto veramente perfetto), dei costumi di Alain Blanchot (che adoro), per tacer del resto!
Se ho un rimpianto è che un testo trementamente e gioiosamente scabroso del 1643 sia reso molto nobile dalla regia (a cui sinceramente però non saprei rimproverare nient’altro). Mi fanno morire gli scambi tra Lidio e Clori (accheta, accheta le tue voglie audaci, contentati de’ baci). E le ariette della solita matrona attempata e vogliosa, che qui si chiama Dema. Mi fa pensare con tenerezza alle “coguar” di una volta, che non avevano il botox e a cui necessariamente andava fatta male. Vi bastino un paio di strofe:
Misere, poverelle, indegne d’esser belle,poiché voi fate intero, intero il cor
prigion d’un amator,
dividetelo in cento,
ch’avrete più diletto, e men tormento. E se un amante vi sarà tiranno, dieci in un dì vi leveran l’affanno. Prendete i miei consigli: sin che di rose, e gigli
la vaga età, che fugge in un balen,
v’orna le gote, e il sen,
non rifiutate amanti,
perché pentite poi vivrete in pianti,
s’amate per gioire, e per godere,
vi potranno dar molti un gran piacere.
Se penso che in quel Carnevale 1643 a Venezia andavano in scena l’Egisto di Cavalli e l’Incoronazione di Poppea di Monteverdi mi viene uno smalvino. Non sarei sopravvissuta a quel Carnevale, la sindrome di Stendhal mi avrebbe ucciso prima. Un abbraccio e “merda!” agli amici dei “Turchini” che stanno per suonare Poppea a Valladolid e per chiudere (per la serie il duo d’amore più bello della storia), Poppea e Nerone:
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=qm641MrwPN0&feature=related]No aspetta, vi faccio ascoltare anche Calisto e Giove… Just Cavalli!