Ci sono due immagini dell’ormai lontana vacanza estiva che estraggo dal cappello per augurare un buon inizio d’orto a Leda nella città bassotto.
Una, ritratta in foto, viene dall’orto botanico medievale di Sibenik, in Croazia. Vista sul mare, piante officinali in ordine curato, panchine dove sostare e pensare, e anche un baretto silenzioso, all’occorrenza. E by the way una chiesa sottostante con le spoglie di una quasi santa di nome Klara (se un giorno scappo questo è un indizio di dove cercarmi: o li’ o dal fantastico Pelegrini a cenare).
L’altra immagine, di cui purtroppo non ho foto, è la Kajtazova Kuca, a Mostar, in Bosnia. E’ una casa del ‘600 in stile turco, dove si viene accolti da un tuo omologo coltivatore di bellezza e dalla sua compagna. Si dovrebbe andare li’ per visitare la casa d’epoca, patrimonio dell’UNESCO, ma la grazia con cui questa coppia serve the freddo alle rose e ti lascia esplorare casa diventa l’attrattiva principale. Per te, sono sicura – e per me immaginando di vedere il tutto coi tuoi occhi- la principale attrattiva sarebbe stata l’orto nascosto nel retro della casa, dove l’anziano coltiva e sperimenta. E l’infilata di talee, rubate in tanti viaggi, che spera che prendano per davvero e gli portino il mondo in giardino. Un giorno vi devo far incontrare.