Exbo aderisce al concorso “A caccia di pionieri” indetto dagli amici di Progetto Rena. Il concorso vuole scovare sul territorio le organizzazioni (associazioni o imprese), nate negli ultimi 10 anni, che hanno saputo fare innovazione sociale e culturale.
Perché aderiamo? Perché la nostra rete è nata dalla piena fiducia nei metodi partecipativi, sin dal 2008, grazie all’Open Space Technology.
E’ nata dall’idea che non sapevamo ancora cosa, ma qualcosa, come bolognesi nel mondo, lo potevamo fare. L’abbiamo scoperto confrontandoci tra di noi, confrontandoci con le associazioni già attive a Bologna, coinvolgendo da subito gli Inbo (rimasti in città) insieme agli Exbo (quelli che sono partiti).
E abbiamo scoperto che abbattere la barriera tra chi parte e chi resta, aprire le porte della città sul mondo, mantenere il filo di cittadinanza attiva anche nella nostra generazione mobile era innovativo. E compiendo questo percorso molti di noi hanno trovato un luogo aperto al confronto, ai contenuti, al metodo (è una questione di metodo, ci diciamo spesso con gli amici di RENA) .
Domani, 31 gennaio, Christine Nardini presenterà Exbo all’incontro “Pionieri” all’Urban Center di Bologna, moderato da Federico Taddia. Il 20 febbraio, invece, da Ethicando, faro’ la stessa cosa all’incontro di Parigi.
Affrontiamo questo concorso con la voglia di restituire un percorso, per spingerci ancora più in là, e magari ispirare altri gruppi, in altre città (con altre reti nel mondo) a fare un cammino comunitario, secondo gli obiettivi che saranno giusti per loro.
In questi 5 anni abbiamo contribuito (facendo leva sulle competenze specifiche dei membri della rete) con il Comune di Bologna sull’agenda digitale, con la Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo, con molte testate giornalistiche (I Martedi’, radio città Fujiko, radio città del capo, il Resto del Carlino, Radio24), abbiamo fatto un dossier sull’internazionalizzazione dell’Università, lavorato sulla rappresentanza degli italiani all’estero, la riforma dell’AIRE, e collaborato con un gran numero di associazioni (locali e nazionali). In cantiere per il 2013, tra le altre cose, un dossier sulle nuove emigrazioni, un lavoro su copyright/diritto d’autore e un confronto con le associazioni di immigrati di seconda generazione in Italia.