Se siete a Parigi, se avete amici a Parigi, fate circolare questo annuncio:
Le 4 avril 2011
20h Ageca 177 rue de Charonne 75011, Paris
Métro : lignes 2 et 9
Entrée gratuite
En Italie, le 21 mars de chaque année, depuis 16 ans, Libera “l’association des associations” antimafias organise une journée de la mémoire pour commémorer les victimes des mafias et leur engagement dans la lutte pour la légalité (cf. Milan 2010).
FLARE, le premier réseau européen de la société civile contre le crime organisé, Libera international, Association Démocratici Parigi et Mafia? Nein, danke! (Association antimafia à Berlin) répondent à l’événement italien pour évoquer le travail de la société civile aux cotés des victimes de la criminalité organisée, pour écouter leur histoire et débattre avec elles ;
Le 4 avril à Paris : la parole aux victimes
Fabienne Boulin (cf.association) et Elizabeth Borrel (cf.comité de soutien) évoqueront leur entreprise pour faire triompher la justice et la vérité : deux fondements de la lutte contre le crime organisé. La maison des journalistes par la voix d’Agil Khalil (journaliste menacé en Azerbaïdjan), Ilya Politkovsky (fils d’Anna Politkovskaja) et Viviana Matrangola (fille de Renata Fonte) témoigneront.
Le 4 avril à Paris : la parole à la société civile
Maria Chiara Prodi, Fabrice Rizzoli et Beatrice Biagini présenteront Libera, FLARE et l’Association Democratici Parigi.
Laura Garavini députée du Parti Démocrate et membre de la Commission antimafia à l’Assemblée nationale italienne, racontera l’expérience Mafia Nein Danke… créée après la tuerie de Duisburg : la société civile avec les victimes de racket et contre la principale menace de l’ordre mondial (cf. ONU).
En présence de Georges Pau Langevin, députée de Paris, Vice Présidente chargée des affaires de justice au groupe socialiste de l’Assemblée nationale.
Les convives pourront déguster, grâce à Ethicando, un apéritif à l’italienne à base de produits de Libera terra fabriqués sur des terres confisquées à la mafia (à partir de 19h. Participation de 10 euros).
20h Ageca 177 rue de Charonne 75011
Métro : lignes 2 et 9
Entrée gratuite
Évènement organisé en collaboration avec la Maison des Journalistes, Reporters sans frontières, Focus In, A.N.P.I, Associazione Carlo Giuliani, Collettivo 5.12, Fabbrica di Nichi-Paris, Lo Sbarco, Patronato Inca, Patronato ACLI.
[…] la sua bimba, che ha appena 10 anni. Poi tre colpi di pistola. Sono lì di fianco a Viviana, sul palco, traduco quello che dice per gli amici francesi in sala, ma faccio una bella fatica, perché anche […]
[…] Lunedì, nel pubblico, c’era una giornalista messicana. Colorata e effervescente, l’avevo subito cercata perché dal mio viaggio in Messico del 2006 ho una passione folle per quella gente, e glielo volevo dire. Le volevo dire che quel viaggio era stato per me memorabile: ero partita sulle tracce di Ivan Illich e del suo CIDOC a Cuernavaca, e mi ero trovata in mezzo a manifestazioni per ogni dove, perché veniva chiesto di ricontare i recenti voti elettorali, per timore di frodi. Le volevo dire che ricordavo con particolare gioia l’incontro con Javier Sicilia, traduttore di Illich, poeta, e suo collega nella redazione di El Proceso. Gli avevo scritto in uno stentato spagnolo, e lui mi aveva concesso un’intervista per il giorno dopo, gentilissimo. Glielo volevo dire e gliel’ho detto. Salvo poi vedere la sua faccia sbiancare d’improvviso. Ero preparata ad accogliere un certo numero di storie dolorose e difficili, quella sera, ma non di scoprire, così, con la faccia ancora impalata in un sorriso beota, che avevano appena torturato e ucciso il figlio di Javier e che lui aveva annunciato di non poter più scrivere poesie. Fortunatamente, da grande uomo nonviolento che è, Javier Sicilia ha subito scritto che è ora di reagire, e ha organizzato una marcia, proprio a Cuernavaca, dove l’ho conosciuto, e dove viveva suo figlio. Marce analoghe si sono moltiplicate per ogni dove, anche qui a Parigi, al Trocadero, dove stasera ho conosciuto un bel gruppo di ragazzi: “Juan Francisco Sicilia, 24 anni, è stato il morto di troppo (ne hanno già contati più di 35000…), bisogna reagire!” Vi lascio l’ultima poesia di Javier, il suo grido d’addio. Non sono capace di tradurla bene in italiano, ma forse qualche bravo lettore ci può fare questo regalo… […]